Il Cilento, patria della Dieta Mediterranea dove i sapori e i profumi della terra sono ancora incontaminati.
Qui, dove le tradizioni culinarie si tramandano da padre in figlio, è possibile scoprire un’enorme varietà di prodotti tipici.
Dall’olio d’oliva DOP ottenuto da una specie di pianta d’olivo tipica che cresce lungo la fascia costiera Cilentana, ai fichi bianchi del Cilento, ideale da essiccare al sole, pronti per farciture e marmellate. Le alici di Menaica, le cui antichissime tecniche di pesca e salagione
sopravvivono soltanto a Pisciotta. Prendono il nome dalla “menaica” la
tradizionale rete derivante mentre il picccolo gozzo a remi è detto
“menaide”.
La mozzarella cò a mortedda dove la mozzeralla è
realizzata esclusivamente con latte di vacca e così chiamata perchè
tradizionalmente, durante il tragitto dai pascoli ai paesi, veniva
conservata e trasportata in rametti di “mortedda” o “mortella”
denominazione dialettale del mirto che dona alla mozzarella un’aroma
inimitabile.
La soppressata di Gioi Cilento salume tipico, prodotto
in una piccola località dell’entroterra cilentano e non solo. Viene
realizzata con carni tagliate a mano a punta di coltello, condite con
sale e spezie (peperoncino, finocchietto e pepe). L’impasto viene
insaccato in un budello naturale insieme a un pezzo unico di lardo. La
soppressata oggi è diventata presidio Slow Food per le tradizioni alimentari che rischiano la scomparsa. Ed ancora, gli scauratielli cilentani tipico dolce cilentano natalizio fatto con olio d’oliva, acqua e scorza di agrumi grattugiata, una vera e propria delizia.
Infine non può non essere ricordata la maraccucciata,
antica ricetta cilentana, dove, ogni anno a Marina di Camerota viene
organizzata una sagra dedicata a questo legume la cui forma è simile
alle più note cicerchie.